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La riscoperta dell’Erbaluce

La riscoperta dell’Erbaluce

Nella regione Rossana di Mazzè, in provincia di Torino, agricoltori appassionati proseguono l’antica tradizione dell’Erbaluce

La conoscenza dell’Erbaluce affonda le sue radici nell’antichità. Si ritiene infatti che sia una tipologia di uva autoctona del territorio piemontese, in particolare della zona subalpina del Canavese, ed il suo nome, affonda le radici nel mito. Secondo alcuni, infatti, il nome “Erbaluce”, si lega al culto della dea Albaluce, le cui lacrime, cadute sulla terra, generarono gli acini dal caratteristico color ramato. A conforto di questa tesi, anche il nome dato dai romani che, giunti alla conquista del territorio, chiamarono l’uva proprio “Alba Lux”, ossia luce dell’aurora.

La prima citazione della produzione del vino ottenuto da Erbaluce risale al 1605, quando Giovanni Battista Croce ne riferì nel “Della eccellenza e diversità de i vini”.

E’ quindi una produzione sedimentata nel territorio ed, a conferma, possiamo considerare anche la continuazione nel tempo della coltivazione attraverso il sistema tipico della pergola canavesa.

Di conseguenza, si può comprendere, quanto il legame tra la produzione del vino ottenuto da Erbaluce ed il territorio, sia forte. Ne costituisce il bagaglio culturale ed identitario.

Azienda Agricola ‘Santa Clelia’

Un elemento fondamentale, soprattutto per una  rete come Coltivazioni di Emozioni, che ha trovato in Azienda Agricola ‘Santa Clelia’, un simbolo di impegno nella tutela dell’identità territoriale, unito alla più aggiornata visione dell’agricoltura, sostenibile ed innovativa.

L’azienda nasce nel 2000 dal sogno di Gabriella e Sergio, guidati verso il mondo dell’agricoltura dalla passione.

L’azienda produce tipologie differenti di uva. Dalle vigne a bacca rossa (banerda, freisa e bonarda) vengono utilizzate per produrre i pregiati vini piemontesi dalla denominazione Canavese DOC, così come il Nebbiolo di montagna Carema DOC, una piccola produzione caratterizzata da un lungo invecchiamento.

Tuttavia è proprio nei vini ottenuti dall’Erbaluce che esprimono la loro essenza. La particolare duttilità dell’acino, caratterizzato da una spiccata acidità e dalla dolcezza, rende l’uva particolarmente duttile. Azienda Agricola Santa Clelia ne sfrutta a pieno le potenzialità, creando una varietà di prodotti DOCG che includono vini secchi, dolci e spumanti.

Prodotti per Coltivatori

Il suo “YPA” è un tipico Erbaluce di Caluso esprime pienamente tutte le potenzialità del vitigno; viene vinificato con un basso uso di solfiti aggiunti e, durante l’affinamento in acciaio vi è un ricorso continuo al batonnage. Da qui nasce un bianco corposo e carico dei sentori di questo territorio.

Differente il suo “DUS” è un Caluso Passito, una delle tipologie di vino dolce più rinomate della produzione italiana, caratterizzato da una profonda colorazione dorata e da intensi profumi fruttati.

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